Caso Diciotti, Salvini rompe il silenzio con una lettera al Corriere della Sera: ho agito nell’interesse pubblico, va negata l’autorizzazione a procedere.
Mentre la Sea Watch 3 resta al largo delle coste di Siracusa scatenando un nuovo capo politico, che rischia di trasformarsi in un incidente diplomatico con l’Olanda, Matteo Salvini è costretto a fare i conti anche con il caso della nave Diciotti.
Caso Diciotti, le carte al Senato
Dopo la richiesta del Tribunale dei Ministri a procedere contro il vicepremier, la Lega ha preso posizione invitando gli alleati di governo del Movimento Cinque Stelle a negare l’autorizzazione a procedere, facendo sapere che mandare a processo Salvini significherebbe processare tutto il governo.
Caso Diciotti, la lettera di Matteo Salvini al Corriere della Sera
Dopo aver dichiarato di non volere ‘aiutini’ e di non essere intenzionato a usufruire dell’immunità, Matteo Salvini ha mandato una lettera al Corriere della Sera. Si tratta di un testo rivolto al mondo della politica ma anche all’opinione pubblica.
“La mia vicenda giudiziaria è strettamente legata all’attività di Ministro dell’ Interno e alla ferma volontà di mantenere gli impegni della campagna elettorale […]. Sono convinto di aver agito sempre nell’interesse superiore del Paese e nel pieno rispetto del mio mandato. Rifarei tutto. E non mollo”.
Da qui la richiesta a negare ai giudici l’autorizzazione a procedere al processo: “Va negata l’autorizzazione ai giudici“fa sapere Salvini “Perché ho agito nell’interesse pubblico“.